MILANO — 10 marzo 2025 — Secondo il nuovo Global M&A Report 2025 di Bain & Company, il mercato globale delle fusioni e acquisizioni (M&A) nel settore Healthcare & Life Sciences ha registrato, nei primi dieci mesi del 2024, un calo del 28% rispetto allo stesso periodo del 2023. Si tratta di una delle flessioni più marcate tra le industrie analizzate. Tradizionalmente tra i settori più attivi nel dealmaking, le aziende del comparto si sono trovate ai margini delle operazioni M&A nel 2024, mentre altri settori hanno sperimentato un rimbalzo. Questa contrazione ha colpito in particolare le operazioni strategiche (corporate M&A) nel settore farmaceutico, penalizzate da fattori come tassi di interesse elevati, valutazioni complesse e un contesto normativo più stringente, elementi che hanno scoraggiato i potenziali acquirenti.
La flessione ha riguardato soprattutto il valore complessivo delle operazioni M&A nel settore farmaceutico, che ha subito un calo del 13% dal 2019, mentre il volume dei deal ha registrato una diminuzione più contenuta, pari a circa -5% annuo. Questo trend evidenzia un cambiamento nelle strategie di acquisizione, con un crescente interesse per operazioni di dimensioni più ridotte. Le acquisizioni di valore inferiore ai 5 miliardi di dollari stanno guadagnando terreno per diverse ragioni: la maggiore attenzione regolatoria sui deal di grandi dimensioni, esigenze di finanziamento più prudenti e imminenti scadenze brevettuali. Infine, i dati storici indicano che il mercato tende a premiare le aziende che puntano su operazioni più piccole e strategicamente mirate, piuttosto che su un numero ristretto di acquisizioni di grande portata.
Private equity: un anno record nel comparto Healthcare
Sul fronte private equity, invece, il Global Healthcare Private Equity Report 2025 di Bain & Company evidenzia che, a livello mondiale, i deal nel comparto hanno raggiunto il valore di 115 miliardi di dollari, il secondo valore più alto di sempre. Il report sottolinea come questa crescita sia stata trainata da diverse operazioni – con cinque transazioni superiori ai 5 miliardi di dollari (rispetto a due nel 2023 e uno nel 2022) – principalmente nel mercato nordamericano, che rappresenta il 65% del valore globale, e supportata da robusti contributi anche da Europa e Asia-Pacifico. Inoltre, strategie come il buy-and-build e investimenti mirati su asset ad alto potenziale nei settori biopharma, healthcare IT e medtech hanno ulteriormente consolidato la fiducia degli investitori, contribuendo a rendere il settore particolarmente dinamico nonostante le incertezze macroeconomiche.
Per il panorama italiano un 2024 di transizione
Nel contesto italiano, il comparto private equity in ambito Healthcare & Life Sciences nel 2024 ha registrato un rallentamento marcato, con poche operazioni rilevanti. Al contrario, sul fronte Corporate si sono concretizzati alcuni deal significativi, che riflettono la volontà - soprattutto delle aziende farmaceutiche italiane - di perseguire una strategia di M&A volta a una ulteriore diversificazione geografica e a un rafforzamento nei segmenti Specialty e Rare Diseases. Queste operazioni, pur in un contesto di valutazioni elevate e incertezza, sottolineano l’impegno a consolidare la presenza internazionale e a capitalizzare le opportunità offerte da mercati di nicchia in rapida crescita.
Valerio Di Filippo, Senior Partner e nuovo responsabile Healthcare & Life Sciences per l’area EMEA di Bain & Company, spiega: “Le aziende farmaceutiche italiane stanno sfruttando le operazioni di M&A per espandersi geograficamente e rafforzare la presenza nei segmenti a maggior valore, come le Specialty e le Rare Diseases. Il successo dipende dalla capacità di puntare su operazioni di consolidamento che generino sinergie di lungo periodo, in un mercato sempre più complesso e competitivo, dove gli asset in fase avanzata restano altamente attrattivi ma sempre più costosi.”
Trend e prospettive per il 2025
Nonostante il 2024 sia stato un anno all’insegna della prudenza, alcune aziende hanno scelto di investire con una visione a lungo termine, consapevoli della profonda trasformazione in atto nel settore. Guardando al 2025, emergono diversi trend che potrebbero guidare le operazioni di M&A nei prossimi mesi. Uno dei principali driver è rappresentato dall’aumento delle scope deals, operazioni mirate alla specializzazione, con un focus crescente su settori ad alto potenziale come immunologia, oncologia e altre aree terapeutiche in forte crescita. Parallelamente, cresce l’interesse per intelligenza artificiale e digitalizzazione: le aziende stanno accelerando l’acquisizione di asset tecnologici per potenziare la trasformazione digitale e integrare soluzioni basate sull’AI. Un altro fenomeno chiave è l’intensificarsi delle strategie di carve-out e ottimizzazione del portafoglio, con le aziende farmaceutiche e medtech sempre più orientate a razionalizzare i propri asset, incrementando le cessioni strategiche per focalizzarsi sul core business. Anche il private equity si prepara a giocare un ruolo di primo piano, con un ulteriore aumento delle strategie di buy-and-build, particolarmente in mercati ancora frammentati come quello italiano. Con un contesto in continua evoluzione, il 2025 si preannuncia un anno cruciale per le operazioni di M&A, segnando nuove traiettorie di crescita e innovazione nel settore Life Sciences.
Conclusioni
I trend osservati nelle operazioni di M&A e Private Equity nel settore Healthcare & Life Sciences nell'ultimo anno riflettono un contesto di crescente incertezza e maggiore prudenza negli investimenti. Tuttavia, le aziende più dinamiche hanno proseguito con strategie mirate di consolidamento e diversificazione. Il 2025 potrebbe segnare un punto di svolta, favorendo un ritorno a operazioni più selettive e strategiche per affrontare le sfide di un mercato in continua evoluzione.